A cura di Giovanna Cozzari
L’Acquario, costellazione poco cospicua ma grande e significativa in quanto zodiacale, occupa l’area a sud di Pegaso e ad est del Capricorno. Le sue stelle sono molto sparse e piccoli gruppi di queste formano raggruppamenti distinti. L’asterismo più facile da individuare è la brocca d’acqua che l’Acquario trasporta, una forma trilobata ad Y formata dalle stelle pi, eta e gamma e al centro zeta. Alcuni più che una Y, ci vedono un triangolo quasi equilatero con una quarta stella che ne marca il centro. In ogni caso l’asterismo è facilmente individuabile prolungando tre volte l’allineamento tra le stelle che formano le ali del Cigno (fig. 1). Spostandoci alla sua destra, incontriamo Sadalmelik (il fortunato del re), l’Alfa Acquarii, che si trova molto vicina all’equatore celeste e che dista da noi 758 a.l. L’Acquario, il Portatore d’Acqua, è una delle costellazione legate in qualche modo all’acqua, e i Babilonesi chiamavano questa zona del cielo il “mare celeste” e la popolarono di creature dell’oceano come la Balena, i Pesci, il Capricorno e il Delfino, tutti sotto il controllo dell’Acquario. Secondo il mito greco, il giovinetto che versa acqua da una brocca rappresenta Ganimede, il coppiere degli dei: Giove, invaghitosi del bellissimo figlio del re Troo, lo fece rapire da un’aquila e lo volle come coppiere dell’Olimpo per mescere acqua e nettare, la bevanda preferita degli dei.
Pillole di astronomia
In un certo luogo, di giorno, di notte, d’estate, d’inverno, esistono solo due riferimenti sulla volta celeste che sono immutabili: la posizione della stella Polare e la posizione dell’Equatore Celeste. L’altezza della Stella Polare sull’orizzonte è uguale alla latitudine del luogo di osservazione: nel caso di Terni la latitudine è 42° circa e quindi la stella Polare si trova a 42° sopra l’orizzonte. L’equatore è un arco di cerchio, intersezione del piano passante per l’equatore terrestre con la sfera celeste, posto a cavallo del meridiano locale. Guardando verso sud l’equatore si trova ad un altezza dall’orizzonte che è uguale al complemento della latitudine (90 – L). Nel caso di Terni questo valore è uguale a 90°- 42°= 48° circa.