Sotto ed a ovest della grande costellazione di Pegaso che domina il cielo autunnale, si dipanano, debolissime , le stelle dei Pesci, dodicesimo segno dello Zodiaco. La costellazione inizia con una specie di “Y” sotto Andromeda e termina con un caratteristico pentagono sotto il quadrato di Pegaso (fig.1). I nostri antenati vedevano due pesci uniti da corde avvolte attorno alle loro code. Secondo una delle tante versioni mitologiche Venere e Cupido si sarebbero trasformati in pesci per sfuggire all’ira del gigante Tifone durante la guerra contro i Giganti.
Ad ovest dei Pesci e sotto Andromeda la costellazione zodiacale dell’Ariete è caratterizzata da stelle poco vistose e priva di oggetti visibili con piccoli telescopi. Il nome, di origine antichissima, rappresenta il mitico animale dal vello d’oro, mandato da Zeus a salvare i figli della dea delle nubi Nephele.
Tra l’Ariete ed Andromeda un’altra piccola costellazione, facile da riconoscere: il Triangolo. Era conosciuta dai Greci come Deltaton, per la sua forma simile alla lettera “delta”, o come Trigonon e identificato con la Sicilia per la sua forma triangolare. Arato di Soli (270 a.C.) scrive: “ Nei pressi di Andromeda si trova l’isola della Sicilia, simile ad un triangolo con il lato più corto ornato di stelle vicine”.
Pillole di astronomia
La costellazione dei Pesci contiene il “punto d’Ariete” in quanto nei Pesci, all’equinozio di primavera, il Sole attraversa l’Equatore Celeste. Invece 2000 anni fa il Sole, all’equinozio di primavera, veniva a trovarsi nella costellazione dell’Ariete. A causa della precessione degli equinozi, lento spostamento dell’asse terrestre in 26.000 anni, l’Ariete giunge con un mese di anticipo sull’Equatore celeste. Per ragioni storiche il passaggio del Sole attraverso l’eclittica viene ancora chiamato “punto d’Ariete” e contraddistinto con il simbolo γ che ricorda le corna dell’animale.