Ricordate il mito che lega Cefeo, Cassiopea, Andromeda e Pegaso? Mancano all’appello l’eroe Perseo, che sul cavallo alato Pegaso salva la principessa Andromeda, e il mostro marino Cetus (la Balena) che sta per divorarla. Ecco pronte, nella stessa zona di cielo, le costellazioni di Perseo e della Balena. La Balena, il mostro marino legato al mito di Andromeda, si estende ad ovest dell’Ariete e sotto i Pesci, in una regione povera di stelle. La testa è formata da un pentagono irregolare ed è seguita da un lungo ed esile collo mentre il corpo arriva fino alla stella beta. A metà del collo troviamo la stella più famosa della costellazione: Mira “la meravigliosa”. Normalmente non è visibile ad occhio nudo, ma ad intervalli regolari di circa 11 mesi accresce il proprio splendore tanto da poter essere paragonata, per luminosità apparente, alla Stella Polare. Fu scoperta dall’ecclesiastico olandese David Fabricius nel 1596 ed è il prototipo delle stelle variabili a lungo periodo. Mira è una stella enorme e quando è alla massima luminosità dovrebbe avere un diametro circa 500 volte maggiore di quello del nostro Sole. Se si sostituisse alla nostra stella occuperebbe lo spazio sino all’orbita di Marte!
Pillole di astronomia
Le stelle variabili sono stelle che, per qualche motivo variano la loro luminosità: le stelle tipo Mira sono dette variabili pulsanti, perché la variazione di luminosità è dovuta ad oscillazioni più o meno regolari delle parti più esterne della stella, accompagnate da variazioni della temperatura superficiale. Nel 2006 il telescopio spaziale Galex, nell’ultravioletto, ha rivelato la presenza di una lunga coda (13 a.l.) che fuoriesce da Mira. La struttura sta letteralmente “seminando” il suo percorso di carbonio, ossigeno ed altri elementi prodotti durante le ultime fasi della vita della stella: Mira è infatti una gigante rossa da tempo avviata verso la vecchiaia, caratterizzata dal rigonfiamento del guscio gassoso e dalla perdita progressiva di grandi quantità della propria massa.