Prolungando la congiunte i puntatori del Grande Carro nella direzione opposta alla stella Polare si arriva al Leone, una delle costellazioni zodiacali più luminose e più estese. L’asterismo principale è noto come “la Falce” anche se ricorda piuttosto l’immagine speculare di un punto interrogativo. La stella più brillante è Regolo, di prima magnitudine. La sua posizione è molto vicina all’eclittica e per questo motivo sia la Luna che i pianeti le passano vicino o possono occultarla. Secondo lo storico Plinio, il nome Regolo “piccolo re” dato a questa stella deriva dal fatto che gli astri erranti ogni tanto gli rendono omaggio avvicinandosi apparentemente alla stella. Il resto della costellazione comprende un triangolo di stelle abbastanza prominente, uno dei vertici del quale, Denebola, è di seconda magnitudine. La costellazione del Leone rievoca la prima fatica di Ercole, l’uccisione del leone di Nemea, un animale terribile e dalla pelle invulnerabile.
Utilizzando la linea che unisce la β (Denebola) e la (Algieba) del Leone e prolungandola verso ovest della stessa distanza che separa le due stelle, si arriva proprio al centro della debole costellazione del Cancro in prossimità dell’ammasso aperto del Presepe. Le cinque stelle più luminose hanno la forma di una Y rovesciata. Questa costellazione, che andrebbe chiamata correttamente del “Granchio” è la più piccola delle costellazioni zodiacali e simboleggia l’enorme granchio emerso dalla palude Lernea per ostacolare Ercole durante la seconda fatica, l’uccisione dell’Idra di Lerna. Ercole calpestò il granchio e lo uccise: Giunone, per premiare la sua fedeltà, lo portò in cielo.
Sotto un bel cielo è visibile, anche ad occhio nudo, come un batuffolo sfumato e lattiginoso di luce, il famoso ammasso aperto M44 (fig.2), chiamato anche “Alveare” o “Presepe” o “Mangiatoia”.
Contiene una cinquantina di stelle brillanti sparse su un area molto grande, tre volte la Luna Piena. Spingendo l’osservazione fino a mag. 16 o 17 se ne possono contare 300 o 400. Con un binocolo 7×50 si può apprezzare nella sua interezza, incastonato all’interno di un triangolo che ha ai vertici tre stelle abbastanza luminose. E’ uno degli ammassi stellari più vicini a noi, a poco più di 500 a.l. di distanza e piuttosto giovane, appena 660 milioni di anni.
Pillole di astronomia
Quando il Sole si proietta in una determinata costellazione zodiacale, ovviamente questa non è visibile a nessuna ora della notte, poiché sorge e tramonta insieme con il Sole. Anche le costellazioni zodiacali a destra e a sinistra del Sole non si vedranno perché il cielo è troppo chiaro. Si cominceranno a vedere le stelle che distano all’incirca due costellazioni dal Sole. L’eclittica è l’orbita percorsa apparentemente dal Sole fra le costellazioni dello Zodiaco mentre la Terra compie la sua rivoluzione attorno al Sole. Sul piano dell’eclittica si muovono anche i pianeti e approssimativamente anche la Luna. Ecco perché sia i pianeti che la Luna li vediamo tra le costellazioni dello Zodiaco.