Le Costellazioni
pagina web curata da Giovanna Cozzari
La Giraffa
la Giraffa o Camelopardus e la Lince sono due costellazioni molto povere di stelle brillanti e che necessitano di cieli bui per poter essere individuate: la prima, occupa la porzione di cielo tra l’Orsa maggiore , l’Orsa Minore e Cassiopea, molto vicino al polo Nord celeste. Sebbene, la Giraffa, sia una costellazione molto estesa, non contiene alcuna stella più brillante della 4a magnitudine ( stella Beta). La Alfa (mag. 4,3) e la Gamma (mag. 4,6) sono in realtà molto luminose ma molto lontane: 2800 a.l. la prima e 3500 a.l. la seconda. Per l’Italia la Giraffa è una costellazione circumpolare, quindi visibile tutto l’anno, ma raggiunge la posizione più favorevole in inverno. La disposizione delle stelle dovrebbe ricordare la figura di una giraffa: il problema è che ad occhio nudo di stelle se ne vedono veramente poche. Proviamo a rintracciare le più luminose: unendo con una linea retta la Omicron dell’Orsa Maggiore (il naso dell’Orsa) con la Epsilon Cassiopea, a 2/3, a partire dall’Orsa Maggiore, troviamo la Gamma della Giraffa. L’Alfa e la Beta si rintracciano invece a partire dalla Stella Polare e prolungando l’arco della coda dell’Orsa Minore fino ad incontrare il centro della linea che unisce la Omicron dell’Orsa Maggiore con la Epsilon di Cassiopea. A questo punto conviene che guardiate la cartina …! E’ una costellazione “moderna”, creata nella prima metà del 1600: secondo alcuni fu formata da Hevelius nel 1614, secondo altri fu creata da Plancius nel 1613 e divenne nota nel 1624 quando Jacob Bartsch, genero di Keplero, la incluse in un suo trattato.
Anche la Lince è una costellazione moderna, inventata dall’astronomo Hevelius nel 1690 : estesa, poco evidente, dalla forma allungata si estende tra L’Orsa Maggiore, l’Auriga e i Gemelli. L’unica figura che è possibile costruire con le sue stelle è una linea spezzata di alcuni gradi di lunghezza, nei pressi del confine meridionale della costellazione, visibile a sud delle zampe anteriori dell’Orsa Maggiore. Si dice che la Lince sia così chiamata perché sono necessari occhi di Lince per individuarvi qualcosa.
Nella cartografia antica assomiglia più a un topo che alla splendida creatura selvatica.