A cura di Giovanna Cozzari
La Lira
Piccola costellazione, la Lira è dominata dalla luminosità di Vega, la stella più brillante dell’emisfero boreale dopo Arturo e uno degli astri a noi più vicini (25 a.l.). Vega insieme con Altair dell’Aquila e Deneb del Cigno forma il cosiddetto “Triangolo estivo”. Vega, in passato fu la Stella Polare e lo sarà di nuovo tra 12000 anni, quando il Polo avrà compiuto, a causa della precessione, un’intera rotazione. La costellazione ha la forma di un piccolo rombo sospeso sotto Vega e contiene numerose stelle doppie e la più famosa tra tutte le nebulose planetarie M57, l’Anello. Attraverso un binocolo 7×50 si può osservare, nel medesimo campo Vega con a sinistra la doppia Epsilon (ε) Lyrae e in basso l’altra doppia Zeta (ζ) Lyrae. Epsylon Lyrae è in realtà una stella quadrupla, chiamata Doppia Doppia: le quattro componenti sono visibili con un telescopio. Un’altra doppia è Delta (δ) Lyrae, poco sotto Zeta, una doppia larga già visibile ad occhio nudo, le cui componenti sono l’una di colore azzurrognolo e l’altra arancione. A metà strada tra Beta e Gamma della costellazione troviamo la “Ring Nebula”, M57. Una nebulosa planetaria contrassegna uno stato avanzato dell’evoluzione di una stella: dopo la fase di gigante rossa, gli strati esterni vengono espulsi e si allontanano nello spazio: questo è lo stadio di nebulosa planetaria. Osservando M57 possiamo avere un’idea di come sarà il nostro Sole tra circa 5 miliardi di anni. Naturalmente con binocolo appare simile ad una debole e vaga stella; occorre un buon telescopio per apprezzarne il buco al centro.
La Lira rappresenta il mitico strumento inventato da Ermes dal guscio di una testuggine e da questi donato ad Apollo, che lo regalò a sua volta a Orfeo, il musico degli Argonauti. Nelle carte antiche lo strumento musicale è raffigurato insieme con un avvoltoio che si appoggia su di esso.
Un’antica leggenda cinese lega Vega con Altair dell’Aquila: quest’ultimo è un pastore e Vega una tessitrice. I due si innamorano ma il loro è un amore infelice in quanto sono separati da un fiume celeste: la Via Lattea. Solo una volta l’anno, la settima notte della settima luna, si possono incontrare quando uno stormo di gazze attraversa il “fiume di stelle” a formare un ponte.