A cura di Giovanna Cozzari
Perseo
La costellazione di Perseo, l’eroe che salva la principessa Andromeda, è facile da rintracciare: si trova sul prolungamento delle stelle di Andromeda. Viene rappresentato mentre tiene in mano la testa di Medusa, una terribile gorgone che l’eroe era riuscito ad uccidere con l’aiuto degli dei prima di salvare Andromeda. In corrispondenza dell’occhio della Medusa troviamo Algol, conosciuta come “ stella del diavolo” (per gli astrologi la più nefasta del cielo) che certamente si comporta in modo molto insolito: per gran parte del tempo brilla come la Stella Polare (mag. 2,1) ma ogni 2,9 giorni la sua luminosità diminuisce in modo sensibile (mag. 3,4). La variabilità è evidentissima anche per un osservatore distratto. E’ classificata come variabile ad eclisse.
A metà strada tra la stella delta (d) di Cassiopea e alfa (a) di Perseo c’e il famoso ammasso doppio di Perseo, visibile anche ad occhio nudo come una flebile nebulosità simile a quella della Via lattea. Si trova a circa 7000 a.l. di distanza e le componenti (circa 200 uno e circa 120 l’altro) sono stelle molto giovani nate appena qualche milione di anni fa.
Nei pressi della stella g si trova il radiante legato alla più famosa pioggia meteorica, quella appunto delle Perseidi.
Pillole di astronomia
Le variabili ad eclissi sono coppie di stelle che ruotano attorno al comune baricentro. Se il piano orbitale contiene la nostra visuale, ogni volta che le due stelle vengono a trovarsi allineate con l’osservatore avremo un’eclissi dell’una ad opera dell’altra. Il sistema Algol, che dista circa 95 a.l., è costituito da una stella circa 100 volte più brillante del Sole e da una stella 30-50 volte più debole che orbitano vicinissime, a circa 10 milioni di Km l’una dall’altra.