A cura di Giovanna Cozzari
Sagittario
Per rintracciare il Sagittario si può partire da Deneb del Cigno, attraversare il triangolo estivo, appunto, alla destra di Altair dell’Aquila ed arrivare fino all’orizzonte meridionale. Il Sagittario rappresenta Chirone, il più celebre e saggio dei Centauri, le creature dal busto umano e il corpo cavallino. Le stelle principali della costellazione sembrano formare una “teiera”: nel mondo anglosassone la costellazione è proprio chiamata così. Se questa estate avete osservato il cielo con più attenzione e soprattutto un cielo buio (in aperta campagna e senza Luna), non vi sarà sfuggita la visione spettacolare della Via Lattea. Guardando da nord-est a sud-ovest, attraverso le costellazioni di Cassiopea, del Cigno, dell’Aquila fino al Sagittario, essa si presenta come un nastro poco definito dato che non siamo in grado di definire la singole stelle ad occhio nudo. Ma se la osservate con un binocolo vi apparirà come un fiume scintillante costituito da migliaia e migliaia di stelle. In realtà stiamo guardando verso la parte interna della nostra Galassia: il centro è molto vicino al becco della teiera che raffigura il Sagittario (in un prossimo numero della rivista tornerò sulla Via Lattea più dettagliatamente). (fig. 2)
In prima serata è visibile, sempre nel Sagittario (vi rimarrà per tutto il 2008), il pianeta gigante Giove. È il più grande pianeta del sistema solare, la sua massa è 300 volte quella della Terra, il suo diametro 11 volte maggiore e la sua distanza dalla Terra è di circa 600 milioni di chilometri. Si ritiene sia costituito da un nucleo solido di rocce e metalli pesanti circondato da una sfera liquida (idrogeno allo stato liquido) e da un involucro gassoso il cui spessore è di circa 1000 km costituito da idrogeno(85%), elio (15%) e da piccole quantità di metano, ammoniaca, acqua e zolfo.
Pillole di astronomia
La Terra dista dalla Luna 380.000 km: una distanza ragguardevole ma ancora abbastanza familiare (55 volte il percorso Roma – NewYork). Per raggiungere il Sole dobbiamo percorrere quasi 150 milioni di km: proprio milioni di km! Per semplificare gli astronomi hanno creato l’Unità Astronomica (U.A.) che è uguale appunto alla distanza Terra – Sole. Le U.A. funzionano bene fino ai limiti del Sistema Solare: Plutone dista dal Sole 39 U.A.. Ma già la stella più vicina, Proxima Centauri, dista ben 271.210 U.A.. Ed è solo la stella più vicina! Per praticità gli astronomi hanno introdotto un’altra unità di lunghezza l’Anno Luce (a.l.) che è il percorso che la luce, alla velocità di circa 300.000 km al secondo, compie in un anno (corrisponde a circa 63.000 U.A. e a 9500 miliardi di km). Proxima Centauri è a 4,3 a.l., cioè la sua luce ha impiegato oltre 4 anni per arrivare sulla Terra (non vediamo la stella come è adesso ma come era 4 anni fa: in teoria potrebbe non esistere più!). L’Universo è vasto e per spingersi al di fuori della Nostra Galassia non basta più l’a.l. ci vuole il parsec (3,26 a.l.) e i suoi multipli. Ma fermiamoci qui per ora! (fig.3)