La conoscenza sull’Inquinamento luminoso si sta diffondendo sempre più velocemente nel nostro paese; nasce da un’esigenza scientifica, sentita in particolare dagli astronomi e astrofili, ma anche dalle ricadute importanti che ha sulla qualità della vita e il risparmio energetico. L’argomento interessa particolarmente la categoria degli ingegneri, spesso impegnati nella progettazione e realizzazione degli impianti d’illuminazione. Dal 1970-1980 in poi, in tutto il mondo vengono formate varie commissioni che emettono ordinanze per limitare lo sperpero della luce verso l’alto e proteggere il cielo notturno dall’inquinamento luminoso, ma si continua purtroppo a perdere “magnitudini” e le immagini dal satellite mostrano un pianeta ormai illuminato a giorno (vedi Foto a sinistra). Le nostre città sono immerse nell’accecante bagliore di sconsiderate illuminazioni stradali, civili, militari, industriali, navali, aeree, monumentali, sportive, portuali, aero-portuali e chi più ne ha più ne metta! Alle 3 di notte, quando nessun turista circola per la città, possiamo vedere centinaia di monumenti illuminati a giorno, con fari che puntano verso l’alto: ma cosa aspettano a spegnerli? A chi servono a quell’ora? In Italia si parla da decenni di una legge nazionale per stabilire le norme di una corretta illuminazione pubblica e privata, ma la nostra classe politica, pressata da lobby e specifici gruppi di interesse, non ha prodotto risultati concreti. Tuttavia qualcosa di buono è successo, se non altro a livello regionale. Oggi, grazie all’impegno di alcuni amministratori locali e ad associazioni come l’UAI (Unione Astrofili Italiani), CieloBuio e di molti astrofili, gran parte dell’Italia ha messo un freno all’inquinamento luminoso, che nella seconda metà del secolo scorso raddoppiava ogni 10 anni. La Fig. destra mostra la mappa delle regioni italiane che hanno adottato leggi regionale (L.R.) per la prevenzione dall’inquinamento luminoso. La Regione Umbria ha emanato i seguenti atti legislativi: ? Legge Regionale N. 20/2005 “Norme in materia di prevenzione dall’inquinamento luminoso e risparmio energetico” ? Regolamento Regionale N. 2/2007 “Regolamento di attuazione della Legge Regionale N. 20/2005”. Il Comune di Terni, nel 2010 ha adottato una “Procedura organizzativa” con la quale si “allinea” agli obblighi prescritti dagli atti legislativi citati. Il nostro territorio quindi sembrerebbe “virtuoso”, in materia di prevenzione dall’inquinamento luminoso e risparmio energetico. In realtà, ancora oggi nella nostra città e in molti piccoli e grandi paesi della Provincia di Terni, l’adeguamento dei vecchi impianti d’illuminazione è molto lento, mentre nei nuovi impianti spesso si assiste a delle vere e proprie “disattenzioni” (o errori) che vanificano l’impegno progettuale ed economico (vedi Foto N. 2 e N. 3).
Terni – Piazza Fermi
Moderno apparecchio illuminante a “coppa”
Questi corpi illuminanti sono molto diffusi a Terni, nei nuovi impianti di illuminazione pubblica. Sono costosi, moderni, belli,ottimi per orientare il cono luminoso verso terra. Spesso sono montati male: ossia in obliquo come nella foto. L’armatura è progettata e costruita per essere istallata perfettamente in orizzontale. L’istallazione obliqua determina la dispersione della radiazione luminosa verso l’alto (con spreco di energia), l’abbagliamento degli occhi e una visione disturbata. Un vero peccato, perché istallarli bene non costa niente.
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Terni – Stazione FF.SS
Torri-faro con proiettori asimmetrici
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Sono veri e propri mostri
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Chi pensava che, con l’approvazione della legge regionale N. 20/2005, il problema dell’inquinamento luminoso e risparmio energetico avesse trovato soluzione (almeno in Umbria), si è sbagliato. In realtà la legge stenta ad essere applicata, non tanto per difficoltà tecniche (che non esistono), ma, probabilmente, per insensibilità, ignoranza e pigrizia. L’Associazione Ternana Astrofili Massimiliano Beltrame (ATAmb), organizza quindi un convegno, per verificare il grado di attuazione della L.R. N. 20/2005 in tutti i Comuni della Provincia di TERNI. La Regione Umbria, la Provincia di Terni e il comune di Narni patrocinano tale evento e interverranno fattivamente ai lavori.
Tutti i lettori sono invitati al convegno. |