La Pagina Febbraio 2013

Articoli de “La Pagina ” di  Febbraio/2013
UN PREZIOSO REGALO DA BABBO NATALE!!!!
Tonino Scacciafratte
Pres. A.T.A.M.B.

E’ arrivato proprio alla vigilia di Natale uno strumento che agognavamo da molti anni per l’osservazione e lo studio del Sole e che ci permetterà d’ora in avanti di divulgare le scienze astronomiche anche di giorno e in tutta sicurezza! Il Sole è uno degli oggetti più straordinari che è possibile osservare nel cielo. Alcuni dettagli come le macchie solari e le facole hanno una lenta evoluzione e si possono osservare per molti giorni mentre si spostano sulla superficie solare; i sottili filamenti chiamati protuberanze, invece, possono esplodere improvvisamente mostrando fini dettagli che cambiano continuamente forma mentre si allontanano dal disco solare verso lo spazio, a volte per centinaia di migliaia di chilometri, per poi ricadere indietro e formare stupendi archi di plasma incandescente di color rosso violaceo. Rosso violaceo appunto, ma perché proprio questo colore? Perché è il colore che corrisponde alla lunghezza d’onda di 656,28 nanometri per l’emissione dell’Idrogeno. Poiché l’elemento che costituisce in maggior misura il Sole è l’Idrogeno, la più importante di queste righe e proprio quella dell’Ha (Idrogeno-Alfa) e il telescopio CORONADO possiede questa specifica caratteristica, ovvero è composto da una serie di filtri che fanno passare solo la radiazione elettromagnetica a questa lunghezza d’onda. Mentre il telescopio dell’Osservatorio Astronomico di S.Lucia di Stroncone è già dotato da diversi anni di questi filtri ed è attivamente impegnato per lo studio dell’evoluzione solare, il CORONADO sarà usato per l’attività di divulgazione diurna presso l’Osservatorio di S. Erasmo e durante le manifestazioni in piazza sia a Terni che nei paesi limitrofi. La Foto n. 1, eseguita da Antonio Vagnozzi, mostra alcune di queste protuberanze e, per darvi un’idea delle dimensioni in gioco, considerando che il diametro del Sole è circa 1.400.000 Km., quella piccolina a sinistra (A) ha un’altezza di circa 25.000 Km (due volte e mezzo il diametro terrestre), mentre la (B) di circa 80.000 Km. (oltre sei volte il diametro terrestre). Ad essere precisi, a farci questo regalo non è stato Babbo Natale, bensì il LIONS CLUB HOST DI TERNI. Al suo presidente e a tutti i soci vanno i nostri più sentiti ringraziamenti, con la speranza che anche in futuro possano ancora sostenerci economicamente ed aiutarci per la nostra attività di ricerca e divulgazione scientifica che da decenni portiamo avanti in maniera continuativa e gratuita.  Dalla Foto 2 si può notare la viva soddisfazione provata dal Prof. Bacci e lo scrivente nel mostrare a tutti i soci dell’A.T.A. il telescopio CORONADO ,(di fabbricazione statunitense ed importato dalla Ottica San Marco di Pordenone).
parliamo delLA LUNA

Enrico Costantini

Influenze tra Terra e Luna – Le credenze popolari

 Come già detto in precedenza, la Luna, con la sua regolare variabilità, associata a poteri ora divini, ora diabolici, ha innescato nella coscienza dell’uomo un profondo senso di mistero. Si sono sviluppate intorno ad essa miti e leggende che hanno condizionato ed ancora condizionano la vita e le scelte di molte persone. Per esse, l’agricoltura, le gravidanze, il taglio della legna, l’imbottigliamento del vino vengono influenzati dalla Luna. Io, come membro di una associazione di astrofili, sull’argomento, non posso ché attenermi a ciò che il metodo scientifico certifica, ritenendo tutto il resto fantasie. Se può sembrare enorme il fatto che l’interazione gravitazionale possa far sollevare grandi quantità di acqua oceanica, è certo che la sua influenza è quasi nulla su quantità idriche lacustri e nulla su piccoli volumi fluidi, compresi i sacchi amniotici delle gestanti. Eppure, molte persone credono che le fasi lunari influiscono sulla data del parto. Una recente ricerca scientifica, effettuata su milioni di persone, lo smentisce assolutamente. Che la luce lunare attivi dei comportamenti in alcuni esseri viventi è stato elemento di confronto nella conferenza internazionale indetta dall’Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti di Padova.  I ricercatori hanno individuato molte specie animali e vegetali i cui cicli vitali vengono favoriti durante la Luna piena; questo fatto non è correlabile a influenze dirette dell’entità Luna; è risaputo che specialmente nel mondo acquatico, la luce, di notte, favorisce l’attività e i ritmi biologici. I pescatori usano da tempi remoti, le lampare per migliorare i risultati durante la pesca notturna. Comunque,nel concludere questo breve intervento, vorrei dire che considero l’alone di mistero che si è creato intorno al nostro satellite una cosa da non disprezzare totalmente. Tutte le storie tramandate costituiscono il fondamento culturale di molte persone. Anch’io da piccolo rimanevo incantato ascoltando i racconti dei miei nonni e degli anziani; mi sentivo coinvolto dalla loro convinzione nel gestire la cantina o l’orto guardando, già da diversi giorni prima, lo stato della Luna. Bene! Almeno, quella era per loro l’occasione per rivolgere ad essa uno sguardo carico di speranza. La perdita di queste leggende non può che impoverire il patrimonio colturale nelle future generazioni, tenendole sempre più lontane dal mondo delle favole, che non sempre è deleterio, senza però estrapolarle dalla ragione. La vicenda della fine del mondo predetta dai Maya ci sia da insegnamento.

Una soffitta sull’Universo

Michela Pasqualetti

Wow! Quante cose sto imparando! E dimmi, dopo i giganti Giove e Saturno, tra i pianeti gassosi ci sono anche Urano e Nettuno vero? Ma li possiamo vedere ad occhio nudo? Purtroppo sono troppo lontani: Urano ad esempio è due volte più distante di Saturno ed è anche molto più piccolo tanto che anche un ottimo telescopio può rivelarci ben poco su questi mondi. Che peccato! Su di loro cosa sai dirmi? Su Urano posso dirti che è stato il primo pianeta scoperto dopo l’invenzione del telescopio nel 1781, pensa che William Herschel pensava di aver puntato il suo strumento su una cometa! Appurato che era un nuovo pianeta avrebbe voluto chiamarlo George, in onore di Giorgio III che in quel momento governava l’Inghilterra. George!Non ci sarebbe stato molto bene un pianeta di nome George! Gli altri lo avrebbero sicuramente preso in giro! Già…per fortuna fu chiamato come il dio greco del cielo! Anch’esso come Giove e Saturno ha un sistema di anelli. Ha circa trenta satelliti i cui nomi, al contrario dei satelliti degli altri pianeti, non sono ripresi dalla mitologia greca, ma da personaggi di poeti inglesi.

Una delle caratteristiche di questo corpo celeste è di avere l’asse di rotazione quasi giacente sul piano dell’orbita, quindi sembra quasi “rotolare” lungo l’orbita! Da ciò ne segue che ai poli è più caldo che all’equatore. Mentre la rivoluzione avviene in senso antiorario, come per gli altri pianeti, esso ruota intorno al proprio asse in senso orario. Il suo colore è verdebluastro a causa della composizione atmosferica prevalentemente composta da idrogeno e metano.