TELESCOPI A PIAZZA EUROPA SABATO 18 MAGGIO
Tonino Scacciafratte
Pres. A.T.A.M.B.
Tornano dopo tre anni i telescopi a Piazza Europa per una serata di divulgazione astronomica. Con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e della Circoscrizione Nord, l’Associazione Ternana Astrofili Massimiliano Beltrame, metterà a disposizione della cittadinanza svariati telescopi di diverse fattezze e dimensioni, con i quali sarà possibile osservare la Luna, Saturno con il suo satellite più grande Titano e forse qualche ammasso globulare. La parola “forse” sta a significare che le luci della città rendono il cielo molto luminoso e di fatto impediscono la visione di oggetti deboli. Questo fenomeno conosciuto come “Inquinamento Luminoso” sarà, dal gruppo degli astrofili ternani , ben documentato e spiegato a quanti presenzieranno la manifestazione. I lampioni di Piazza Europa, comunque, verranno spenti fino alle ore 24 e per questo vanno i nostri ringraziamenti all’ufficio pubblica illuminazione Energy Manager del Comune di Terni e all’Azienda Servizi Municipalizzati. Non ci limiteremo solo all’osservazione notturna, ma fin dalla tarda mattinata e per tutto il pomeriggio punteremo con i nostri telescopi il Sole. Usando appropriati e sofisticati filtri, sarà possibile osservare le “Macchie Solari”, regioni della superficie solare più fredde delle zone circostanti e con forte attività magnetica, e soprattutto le “Protuberanze solari“, esplosioni di plasma incandescente che si elevano dalla superficie solare (cromosfera) per centinaia di migliaia di chilometri per poi ricadere su di essa formando spettacolari strutture arcuate. Queste ultime si potranno osservare solo con serie di filtri che fanno passare esclusivamente la radiazione dell’Idrogeno (H alfa). Telescopi riflettori con specchi di 300 e 400 mm di diametro, telescopi Cassegrain motorizzati, telescopi rifrattori e binocoli astronomici saranno a disposizione di quanti vorranno intervenire per questa serata di divulgazione astronomica fino alle ore 24 di sabato 18 maggio. Le foto della Luna, Saturno e l’ammasso globulare M15, sono state realizzate da A. Vagnozzi nell’Osservatorio Astronomico di S. Lucia di Stroncone. |
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parliamo delLA LUNA
Enrico Costantini
Ancora sui colori della Luna |
L’intensa luce riflessa che ci invia il nostro satellite non permette di apprezzare le colorazioni reali del suolo lunare, dovute alle diverse strutture geologiche di cui è formata. Visto da Terra il disco lunare appare, di solito, bianco brillante ma non è sempre così; a volte la colorazione varia da un giallo tenue fino a tonalità aranciate, accompagnate da una proporzionale caduta della luminosità. Perché ?- I fenomeni sono essenzialmente dovuti a due concause: una è l’allineamento più o meno preciso fra Sole Terra e Luna, con la Luna in opposizione, l’altra è dovuta al fenomeno fisico della rifrazione e diffusione della luce nell’attraversare l’atmosfera terrestre. L’orbita percorsa dalla Luna intorno alla Terra giace su un piano inclinato di circa 5 gradi rispetto al piano dell’eclittica quindi l’allineamento perfettamente assiale tra i tre soggetti avviene raramente (nel qual caso si verificherebbe un’eclisse ). Questo significa che la Luna, in opposizione, transita nella maggior parte dei casi, al di fuori del cono d’ombra prodotto dalla Terra. Alla distanza maggiore dall’ombra, la Luna viene investita totalmente dalla luce solare, definita notoriamente bianca, e ci appare candida e splendente. Man mano che i transiti in opposizione avvengono in prossimità del limite del cono d’ombra, la Luna riceve i raggi solari dopo che questi hanno lambito o attraversato l’atmosfera terrestre. La luce attraversando un mezzo più denso, ricco di umidità, gas e polveri, rifrange e diffonde provocando la deviazione delle radiazioni tendenti al blu e lasciando passare invece quelle giallo-rosse che raggiungendo la Luna, le fanno assumere queste tonalità ( è per questo fenomeno che il cielo ci appare azzurro ed il tramonto rosso ). Il massimo del fenomeno si raggiunge in corrispondenza dell’eclisse di Luna in cui i gialli e i rossi raggiungono la massima esaltazione che, uniti alla oscurità del cono d’ombra, fanno assumere al disco lunare toni violacei e marroni non descrivibili con la scrittura. La cultura popolare attribuisce inoltre al nostro satellite altre colorazioni, non reali ma di fantasia; ad esempio si dice che in un certo mese la Luna è blu perché in quel mese si verificano due noviluni. Più precisamente è il secondo plenilunio nello stesso mese solare che viene denominato Blue Moon. Altra cosa è la Luna nera che rappresenta un punto spaziale virtuale legato a visioni astrologiche ma tali argomenti non possono trovare spazio in questa rubrica. |
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