LA VITA SULLA TERRA (T. Scacciafratte)

 

PROSSIMA APERTURA AL PUBBLICO:  VENERDI’ 25 GENNAIO 2019
OSSERVATORIO DI S. ERASMO

NEWS A CURA DELL’A.T.A.M.B.

(Associazione Ternana Astrofili M.B.)

LA  VITA SULLA TERRA PORTATA DA COMETE E METEORITI

I FOSFATI, PRINCIPALI COSTITUENTI DEI CROMOSOMI, SONO STATI RICREATI IN LABORATORIO, SIMULANDO LE CONDIZIONI PRESENTI NELLO SPAZIO

 

Recentemente, sulla rivista scientifica “Nature Communication”, è apparso un articolo di un gruppo di scienziati dell’Università delle Hawai, guidati da Andrew Turner, i quali hanno riprodotto artificialmente grani di ghiaccio ricoperti di anidride carbonica e fosfina(composto a base di fosforo) all’interno di una camera a vuoto. Raffreddando il tutto a -270 gradi e colpendoli con fasci di elettroni che hanno simulato i raggi cosmici, hanno generato i fosfati, come acido fosforico e acido pirofosforico, principali costituenti dei cromosomi. Questi due componenti sono essenziali per la trasmissione delle informazioni genetiche, ovvero i mattoni che costituiscono il DNA, l’RNA e le componenti delle proteine. Molecole similari si sarebbero formate anche nei ghiacci delle comete e delle meteoriti, come dimostrato dalla recente missione “Rosetta” dell’Agenzia Spaziale Europea a seguito dell’incontro con la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko. Ralf Kaiser, biochimico e capo del progetto “Spazio e DNA” e docente presso l’università delle Hawai, spiega che dal momento che le comete contengono fosforo che si ritiene derivi proprio dalla fosfina e che le comete cadono anche su altri pianeti, va da se che i “mattoni della vita” possono essere presenti anche su altri pianeti! Per chi volesse approfondire l’argomento, visitare il sito https://www.nature.com/articles/s41467-018-06415-7  e poi all’articolo:”An interstellar synthesisof phosphorus oxoacids”

 

SERATA OSSERVATIVA DI VENERDI’ 25 GENNAIO 2019

Periodo orfano dei pianeti più appariscenti, in quanto Venere e Giove sono visibili solo al mattino (il giorno 22 sono vicinissimi tra loro) e Saturno, che si sta lentamente allontanando dal Sole, si osserverà alle prime luci dell’alba solo verso la fine del mese. Marte, nella costellazione dei Pesci è invece visibile per buona parte della notte anche se, allontanandosi dalla Terra, mostra solo un dischetto rossastro senza dettagli particolari. E’ invece in ottima condizione di osservabilità la famosa Nebulosa di Orione (M42), che spicca al centro della spada del famoso cacciatore e dove sarà puntato il telescopio in prima serata (Fig. in basso). A seguire l’imbarazzo della scelta fra gli ammassi aperti di stelle come le Pleiadi ed altri che si trovano nelle costellazioni dei Gemelli (M35)e di Auriga (M36-M37-M38).

Tonino Scacciafratte